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Il Gennaio 19, 2022 da admin

La canzone classica del 1951 degli Stanley Brothers, I’m A Man of Constant Sorrow, è tra i Grammy Hall of Fame Inductees 2020.

I fratelli Stanley, Carter (chitarra) e Ralph (banjo), insieme ai Clinch Mountain Boys – Pee Wee Lambert (mandolino), Lester Woodie (violino) e Ernie Newton (basso) – registrarono la canzone durante la loro terza sessione per la Columbia Records il 3 novembre 1950, al Castle Studio, nel Tulane Hotel, Nashville. C’è solo una voce solitaria, quella di Ralph Stanley.

Jeanie Stanley, la più giovane dei cinque figli di Carter e una forte sostenitrice dell’induzione dei fratelli Stanley nella Country Music Hall of Fame, condivide questa reazione alla notizia…

“A nome della famiglia di Carter Stanley, siamo grati e umiliati da questo enorme onore.”

Ralph Stanley ha ricordato questo a proposito della canzone in un’intervista del 2009 con il Diane Rehm Show …

“Man of Constant Sorrow ha probabilmente due o trecento anni. Ma la prima volta che l’ho sentita quando ero, sai, un ragazzino, mio padre – mio padre – aveva alcune delle parole, e l’ho sentito cantare, e noi – io e mio fratello – ci abbiamo messo qualche parola in più, e l’abbiamo riportata in vita. Credo che se non fosse stato per quello sarebbe sparita per sempre. Sono orgoglioso di essere quello che ha riportato quella canzone, perché penso che sia meravigliosa.”

Gli Stanley Brothers & i Clinch Mountain Boys, I’m A Man of Constant Sorrow …

Altri Grammy inducti quest’anno includono registrazioni della Chuck Wagon Gang – I’ll Fly Away (Columbia, 1949); Patsy Cline – Walkin’ After Midnight (Decca, 1957); Bo Diddley – I’m A Man (Checker, 1955); Skip James – Devil Got My Woman (Paramount, 1931); James P. Johnson – Carolina Shout (OKeh, 1921); Willie Nelson e Merle Haggard – Pancho And Lefty (Epic, 1982); Blind Alfred Reed – How Can A Poor Man Stand Such Times and Live (Victor, 1930); e The Surfaris – Wipe Out (Dot, 1963).

I destinatari ammissibili riceveranno un certificato ufficiale dalla Recording Academy.

Nota storica –

La canzone fu pubblicata per la prima volta nel 1913 dal cantante folk cieco Richard Daniel (Dick) Burnett, di Monticello, Kentucky, che la cantò come Farewell Song. È inclusa in un libretto di sei brani intitolato Songs Sung by R.D. Burnett – The Blind Man.

La frase “sei lunghi anni” allude molto probabilmente al fatto che Burnett rimase accecato dall’esplosione di un colpo di pistola in faccia mentre lottava contro un rapinatore nel 1907, a giudicare dal verso in Wandering Boy, “Oh, sei lunghi anni sono stato cieco, amici.”

E’ stato suggerito che l’abbia adattato da un inno battista chiamato Wandering Boy, mentre l’innologo John Garst ha trovato una connessione con l’inno Christ Suffering del 1807, che includeva i versi, “Era un uomo di costante dolore, è stato un lutto per tutti i suoi giorni.”

Burnett registrò la sua versione per la Columbia Records nel 1927, ma l’etichetta rifiutò di pubblicarla e distrusse anche il master. L’amico di Burnett e compagno del Kentucky, Emry Arthur, fece la prima uscita commerciale l’anno seguente con il titolo Man of Constant Sorrow.

Cecil Sharp, il padre fondatore del revival della canzone popolare in Inghilterra, raccolse la canzone nel 1918 e la pubblicò come In Old Virginny.

Ci sono state molte altre registrazioni della canzone prima e dopo quella degli Stanley Brothers, comprese alcune che erano cantate da una prospettiva femminile.

La versione più famosa di I’m A Man of Constant Sorrow è quella dei fittizi Soggy Bottom Boys come parte del film dei fratelli Coen del 2000, O Brother, Where Art Thou, che ha lanciato questa ballata di montagna nella coscienza tradizionale.

Cantando nella registrazione nel ruolo interpretato dall’attore George Clooney c’era Dan Tyminski, con i cori di Harley Allen e Pat Enright. Nel brano suonavano anche Jerry Douglas, Barry Bales e Ron Block.

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