Perché si chiama chirurgia plastica? È perché si mettono cose di plastica nelle persone?
Il Dicembre 30, 2021 da adminQuando i pazienti chiedono perché si chiama chirurgia “plastica”, di solito rispondo: “Abbiamo avuto la plastica prima che la plastica avesse la plastica”. Il termine plastica significa modellare, e viene dal greco plastikos. Fu usato per la prima volta per descrivere una specialità della chirurgia nel 1837.
La prima plastica, invece, fu fatta da Alexander Parkes nel 1855 mescolando cellulosa e acido nitrico per produrre la Parkesina, più comunemente conosciuta come Celluloide. Leo Hendrik Baekeland inventò la prima plastica sintetica, la bachelite, nel 1907.
La mia definizione preferita di chirurgia plastica fu scritta da Gaspare Tagliacozzi nel 1597:
“Noi restauriamo, ripariamo e rendiamo intere quelle parti… che la fortuna ha portato via, non tanto perché possano deliziare l’occhio, ma perché possano rallegrare lo spirito e aiutare la mente degli afflitti.”
Gaspare Tagliacozzi (1545-1599) ideò una ricostruzione nasale utilizzando i tessuti della parte interna del braccio, oggi chiamata “Metodo Italiano”. Questo metodo è stato essenzialmente sostituito da una tecnica ideata da un chirurgo indiano chiamato Sushruta Samhita più di 2000 anni fa. L’operazione originale di Sushruta usava la pelle della fronte e i vasi sanguigni per fare un nuovo naso.
Oggi la chirurgia plastica comprende la chirurgia estetica, la chirurgia ricostruttiva dopo il cancro e gli incidenti, la microchirurgia, la chirurgia craniofacciale per correggere i difetti di nascita come la labiopalatoschisi, e rami della chirurgia dei trapianti. E a volte, i chirurghi plastici mettono effettivamente cose di plastica – impianti di plastica, comunque – nei loro pazienti.
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