Marketing Nonprofit
Il Novembre 6, 2021 da adminCos’è il Marketing Nonprofit?
Il marketing no-profit si riferisce ad attività e strategie che diffondono il messaggio dell’organizzazione, oltre a sollecitare donazioni e chiamare volontari. Il marketing no-profit implica la creazione di loghi, slogan e testi, così come lo sviluppo di una campagna mediatica per esporre l’organizzazione ad un pubblico esterno. L’obiettivo del marketing nonprofit è quello di promuovere gli ideali e le cause dell’organizzazione per attirare l’attenzione di potenziali volontari e donatori.
Punti chiave
- Il marketing nonprofit si riferisce alle tattiche e alle strategie che le organizzazioni nonprofit utilizzano per raccogliere donazioni e diffondere il loro messaggio.
- Il marketing nonprofit include una vasta gamma di attività, come il marketing per posta diretta, il marketing mobile, il content marketing e il marketing sui social media.
- Una campagna sul punto vendita si basa sulla richiesta di una donazione nello stesso momento in cui il potenziale donatore sta facendo un acquisto.
- In una campagna incentrata sul messaggio, il nonprofit lega i suoi sforzi di raccolta fondi a un evento attuale di alto profilo che ha già catturato l’attenzione del pubblico.
- In una campagna transazionale, l’organizzazione nonprofit collabora con uno sponsor aziendale per incoraggiare i consumatori a utilizzare i loro acquisti per aiutare a finanziare la missione del nonprofit.
Capire il marketing nonprofit
Non tutto il marketing nonprofit è uguale. Il modo in cui un nonprofit commercializza se stesso e la sua causa può variare con ogni causa. Ci sono alcune somiglianze nel modo in cui le organizzazioni non profit e le aziende for-profit approcciano il marketing, ma le differenze sono significative.
Per prima cosa, il marketing non profit può essere impegnativo in quanto le sue idee e cause possono essere più difficili da commercializzare e vendere rispetto a prodotti e servizi. Il lato positivo è che le organizzazioni non profit, per loro natura, hanno qualcosa che manca ai marketer business-to-consumer (B2C) o business-to-business (B2B): una missione ben definita.
Le organizzazioni non profit hanno anche budget di marketing più piccoli rispetto alle imprese for-profit, e quindi tendono a ricevere meno attenzione sui social media. Questi limiti di budget possono rendere il content marketing molto più difficile, anche se avere una missione ben definita può rendere lo storytelling convincente molto più facile da realizzare. Per esempio, le cause che le organizzazioni non profit spesso difendono – come le questioni sociali, l’ambiente e la sanità – sono molto più favorevoli a uno storytelling convincente rispetto alla maggior parte dei prodotti o servizi.
Tipi di marketing nonprofit
Il marketing nonprofit può assumere molte forme. Questi tipi di campagne possono avere obiettivi simili – raccogliere fondi, consapevolezza e partecipazione dei volontari – ma i loro metodi possono variare in modo significativo. Di seguito ci sono alcuni tipi di campagne di marketing non profit.
Campagna Point-of-Sale
Una campagna point-of-sale si basa sull’aggiunta della richiesta di donazione ad un acquisto che il potenziale donatore sta già facendo. Per esempio, ai donatori può essere chiesto di aggiungere una donazione al loro acquisto in un registratore di cassa in un negozio fisico o online durante il processo di checkout.
Campagna incentrata sul messaggio
Una strategia incentrata sul messaggio incoraggia il cambiamento comportamentale o l’azione del consumatore o guida la consapevolezza. Queste campagne sono spesso legate a eventi attuali di alto profilo che sono già di tendenza e vengono ampiamente riportati dai media. I messaggi sono generalmente combinati con la raccolta di fondi e gli sforzi di partecipazione dei volontari.
Campagna transazionale
Nelle campagne transazionali, l’azione del consumatore (come un acquisto o una risposta a un post sui social media) è stimolata da una donazione aziendale. L’organizzazione no-profit collabora con un donatore aziendale per incoraggiare i consumatori a utilizzare i loro acquisti per aiutare a finanziare gli sforzi caritatevoli dell’organizzazione no-profit. Il donatore aziendale beneficia anche della pubblicità positiva e della capacità di allinearsi con un ente di beneficenza che riflette i suoi valori aziendali.
Problemi di marketing nonprofit
I marketer nonprofit hanno anche diversi gruppi demografici con cui confrontarsi. I marketer possono scoprire che i donatori più anziani e più ricchi per le cause caritatevoli hanno bisogno di comunicare e di essere attratti in modi che sono completamente diversi dai millennial.
Per esempio, i donatori più anziani (baby boomers o Generazione X) possono ancora preferire le sollecitazioni di stampa via posta diretta, mentre i donatori più giovani potrebbero preferire ricevere una richiesta di donazione via SMS o app. La stampa potrebbe essere in via di estinzione, ma i marketer non profit non possono permettersi di rinunciarvi perché funziona ancora con alcuni donatori. Allo stesso modo, i marketer non profit non possono permettersi di ignorare lo spazio del marketing mobile, che molti donatori più giovani si aspettano.
Il ruolo dei social media
Una delle sfide del marketing non profit è quella di incoraggiare le persone a donare a una causa senza ricevere immediatamente qualcosa in cambio. Tuttavia, molte organizzazioni non-profit stanno scoprendo che i social media aiutano in questo perché permettono alle persone di condividere facilmente il motivo per cui stanno donando e di incoraggiare amici e familiari a fare lo stesso. In un certo senso, questo è simile al marketing del passaparola. I social media creano un’esperienza collaborativa e danno ai partecipanti la sensazione di fare attivamente la differenza in questioni importanti per loro.
In effetti, i social media stanno ora dominando molte aree del marketing, rendendolo più un gioco pay-to-play. Questo significa che i marketer non profit, con i loro budget più limitati, possono essere in svantaggio. Di conseguenza, un modo per migliorare la capacità di un’organizzazione non profit di sfruttare il potere dei social media può includere che ogni dipendente si assuma una parte della responsabilità di diffondere la parola come parte di uno sforzo concertato e di base di social media marketing.
Lascia un commento