Interazione predatore-predatore
Il Ottobre 9, 2021 da adminInterazione predatore-predatore
Lince e lepre selvatica. © Tom e Pat Leeson
Non dovrebbe sorprendere che i predatori influenzino il numero delle loro prede. Ciò che potrebbe richiedere un po’ più di riflessione è che le prede, a loro volta, influenzano il numero dei predatori perché, quando le prede scarseggiano, i predatori possono morire di fame o non riuscire a riprodursi. Questo può portare a modelli ciclici di abbondanza di predatori e prede, dove le prede aumentano di numero e poi, con l’abbondanza di cibo, il numero dei predatori aumenta fino a quando i predatori cominciano a sopprimere il numero delle prede e quindi diminuiscono anch’essi. Finché il numero dei predatori e delle prede non scende a zero, questo ciclo può ripetersi all’infinito. È interessante notare che ci sono situazioni in cui i predatori sono assenti, come sulle isole o in altre aree isolate dove non sono mai stati introdotti o dove si sono estinti, e tuttavia le prede continuano ad oscillare nel numero. Cosa fa sì che il numero delle prede continui a oscillare in assenza di predatori? Generalmente la risposta è che senza predatori che ne sopprimano il numero, le prede superano le risorse alimentari disponibili, i siti di nidificazione o qualche altra risorsa limitata e quindi iniziano a sopprimere la loro ulteriore crescita attraverso la competizione. Guardate queste brevi lezioni video per una panoramica molto bella delle interazioni predatore-preda.
Parte 1: Come mangiare un altro organismo
Parte 2: Come evitare di essere mangiati
Parte 3: Sfruttamento e cicli di popolazione
Uno dei classici studi sulle interazioni predatore-preda è la serie di dati di 90 anni di pelli di lepre e lince acquistate dalla Hudson’s Bay Company del Canada. Mentre questa è una misura indiretta della predazione, l’ipotesi è che ci sia una relazione diretta tra il numero di pelli raccolte e il numero di lepri e linci in natura. Come potete vedere, sembra che ci sia una ciclicità nel tempo sia nel numero di lepri che di linci, ma non è così pulito come nei semplici modelli matematici. La vita raramente lo è!
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