Il regno di Gustavo II Adolfo
Il Settembre 20, 2021 da adminGustavo II Adolfo (Gustavo II Adolfo; regnò 1611-32) aveva solo 16 anni quando suo padre, Carlo IX, morì, così la leadership effettiva passò all’aristocratico Axel Oxenstierna e al consiglio. Il periodo di reggenza durò comunque solo pochi mesi, prima che Gustavo Adolfo prendesse il pieno potere. Dopo la guerra di Kalmar il re si unì all’organizzazione degli svedesi per la guerra successiva. Funzionari e ufficiali furono selezionati esclusivamente tra la nobiltà. Fu organizzato un esercito permanente. La fanteria era coscritta tra i contadini e regolarmente addestrata da ufficiali che vivevano nelle fattorie del re tra i loro soldati; solo la cavalleria e la marina erano professionali. Il rame e il ferro svedesi furono trasformati nelle migliori armi da fuoco del periodo. L’artiglieria da campo svedese si dimostrò particolarmente mobile ed efficace. L’amministrazione centrale fu professionalizzata e divenne un modello di efficienza; a dirigerla erano membri dell’alta nobiltà, che lavoravano insieme in organi collegiali. La nuova organizzazione dell’amministrazione svedese, parti della quale esistono ancora, fu confermata dalla costituzione adottata nel 1634.
Quando Gustavo II Adolfo salì al trono, il paese era già coinvolto in guerre con Danimarca, Russia e Polonia. Come notato sopra, la guerra con la Danimarca si concluse con la Pace di Knäred con alcune perdite per la Svezia. La guerra con la Russia, invece, fu combattuta con maggior successo: le armate svedesi raggiunsero addirittura Mosca. La Russia fu quindi costretta ad accettare il Trattato di Stolbovo nel 1617, in base al quale la Svezia acquisì le province di Ingria e Kexholm. La guerra con la Polonia continuò negli anni 1620, e dopo diverse campagne negli Stati Baltici si concluse con successo nel 1629 con la Tregua di Altmark, con cui la Svezia ricevette la Livonia e il diritto alla dogana dei principali porti baltici. Più o meno nello stesso periodo, Gustavo Adolfo negoziò con la Francia il suo sostegno contro l’imperatore tedesco, i cui eserciti minacciavano le coste meridionali del Baltico. Nel 1630 Gustavo Adolfo con il suo esercito svedese sbarcò nel nord della Germania, unendosi alla Guerra dei Trent’anni. Nel 1631 la Svezia concluse il trattato con la Francia e, a Breitenfeld in quello stesso anno, l’esercito svedese praticamente annientò le forze imperiali sotto il famoso generale bavarese il conte von Tilly.
La campagna tedesca di Gustavo Adolfo si spinse verso sud, e alla fine del 1631 aveva preso Magonza e Francoforte sul Meno. Nella primavera e nell’estate del 1632, aveva marciato attraverso la Baviera, dove caddero anche Norimberga, Augusta e Monaco. A Lützen, il 6 novembre, le forze svedesi di Gustavo Adolfo ingaggiarono l’esercito imperiale guidato da Albrecht von Wallenstein e ne seguì una feroce battaglia. Lo scontro risultò in un’importante vittoria tattica per la Svezia, ma a caro prezzo: Gustavo Adolfo fu ucciso in battaglia.
L’unica erede di Gustavo Adolfo, sua figlia Christina, non aveva ancora raggiunto il sesto compleanno al momento della morte del padre. Un consiglio dell’alta nobiltà guidato dal cancelliere Axel Oxenstierna controllò la reggenza durante la sua minorità. Il consiglio decise di portare avanti la guerra contro la Germania nonostante il suo grande costo e la diminuzione della minaccia tedesca.
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