Il destino di un uovo fecondato: Perché alcuni embrioni non si impiantano

Alcuni embrioni non riescono ad impiantarsi nell’utero, mentre altri si impiantano con successo, portando alla gravidanza, e un nuovo studio fa luce sul perché questo è il caso.

Nello studio, i ricercatori hanno scoperto che gli embrioni umani in genere producono una sostanza chimica chiamata tripsina, che segnala all’utero di preparare il suo rivestimento per l’impianto.

Ma negli embrioni con anomalie genetiche significative, questo segnale chimico è stato alterato, e ha prodotto una risposta di stress nell’utero che potrebbe rendere improbabile l’impianto, hanno detto i ricercatori.

I ricercatori hanno paragonato questo processo a un “esame di ammissione” fissato dall’utero – un embrione deve superare questo test per impiantarsi.

Ma a volte, l’utero può rendere questo esame troppo difficile o troppo facile, che potrebbe portare al rifiuto di embrioni sani, o l’impianto di embrioni con problemi di sviluppo, hanno detto i ricercatori.

Le nuove scoperte possono avere implicazioni per il trattamento della fertilità, perché uno dei motivi principali per cui i trattamenti di fertilità come la fecondazione in vitro (IVF) falliscono è che gli embrioni non si impiantano.

Con la ricerca futura sui fattori che regolano l’impianto, potrebbe essere possibile identificare le donne a rischio di aborto o altre complicazioni della gravidanza prendendo un campione del suo rivestimento dell’utero, ha detto Jan Brosens, un professore presso l’Università di Warwick nel Regno Unito.

Certi farmaci possono anche aiutare l’utero a impostare il palco per l’impianto, Brosens ha detto.

“Quello che stiamo cercando ora è come alterare il rivestimento dell’utero in modo che possa impostare questo ‘esame di ingresso’ al giusto livello, e prevenire il fallimento dell’impianto e gli aborti”, ha detto Brosens.

Gli embrioni umani sono geneticamente diversi, e alcuni hanno mutazioni che compromettono il normale sviluppo. In alcuni casi, questi embrioni compromessi non si impiantano nell’utero, ma spesso, si impiantano solo per subire un aborto spontaneo più tardi.

Nello studio, i ricercatori hanno usato embrioni umani di quattro giorni che erano stati creati dalla FIVET. Alcuni degli embrioni sono stati successivamente impiantati nelle donne e hanno portato a gravidanze di successo, mentre altri non erano adatti all’impianto a causa di problemi di sviluppo. In entrambi i casi, i ricercatori hanno preso un po’ del liquido in cui gli embrioni stavano crescendo, e lo hanno trasferito in piatti da laboratorio contenenti cellule del rivestimento dell’utero per condurre i loro esperimenti.

Lo studio è pubblicato oggi (6 febbraio) nella rivista Scientific Reports.

Seguite Rachael Rettner @RachaelRettner. Segui Live Science@livescience, Facebook & Google+. Articolo originale su Live Science.