Dalla tragedia al trionfo: A.P. Giannini e la sua Bank of America | My Italian Family | Family Tree, Italian Citizenship, Records & Trips
Il Gennaio 11, 2022 da adminAmadeo Pietro Giannini, noto anche come A.P. Giannini, fu l’uomo che iniziò la democratizzazione delle banche e aiutò la California a diventare una delle più grandi economie del mondo.
Amadeo era figlio di immigrati italiani. Suo padre, Luigi Giovanni, e sua madre Maria Virginia De Martini, immigrarono a San Jose, in California, dal piccolo villaggio di Acereto, in Italia, solo pochi mesi prima della nascita di Amadeo, il 6 maggio 1870.
Dopo la morte improvvisa di suo padre e il risposo di sua madre con Lorenzo Scatena, un proprietario di una piccola azienda alimentare, Amadeo e la sua famiglia si trasferirono a San Francisco nel 1882. Quando Amadeo aveva 12 anni, lasciò la scuola e andò a lavorare a tempo pieno per il suo patrigno. Poi iniziò un’attività di successo come broker di prodotti, mercante di commissioni e commerciante di prodotti per le aziende agricole nella Santa Clara Valley.
Nel 1892 sposò Florinda Agnes Cuneo che era anche figlia di immigrati italiani della zona di Genova e il cui padre Giuseppe, ora un ricco cittadino di San Francisco, possedeva una grande quota della Columbus Savings & Loan. Amadeo divenne direttore della Columbus Savings & Loan in un periodo in cui le banche erano gestite a beneficio dei ricchi. Egli vide una reale opportunità di servire la crescente popolazione immigrata che non poteva facilmente fare banca.
Non compreso dagli altri direttori, Amadeo fu costretto a lasciare il consiglio e il 17 ottobre 1904 fondò, con l’aiuto di altri 143 azionisti, la Banca d’Italia. La banca, ospitata in un saloon riconvertito, proprio di fronte alla Columbus Savings & Loan, fu creata esclusivamente per il “piccolo compagno”. Era una nuova istituzione finanziaria per gli immigrati laboriosi (per lo più italiani) che le altre banche non avrebbero servito. Offriva a questi clienti ignorati, per lo più provenienti da North Beach, conti di risparmio e prestiti, giudicandoli non in base a quanti soldi avessero già, ma in base al loro carattere.
Il 18 aprile 1906 San Francisco fu colpita da un devastante terremoto e incendio; prima che l’edificio della banca bruciasse, Amadeo Giannini fu in grado di spostare il denaro e i documenti del caveau nella sua casa di San Mateo, a circa 18 miglia di distanza. Il carro usato per trasportare il denaro era in realtà un carro della spazzatura nel tentativo di mascherare il carico e proteggerlo dai furti.
Mentre tutte le altre banche locali non potevano accedere al contenuto dei loro caveau surriscaldati per settimane, Amadeo aprì immediatamente una banca di fortuna sul molo di Washington Street e prestò denaro a tutti coloro interessati alla ricostruzione di San Francisco. I prestiti venivano concessi con una semplice stretta di mano. Ogni singolo prestito fu poi rimborsato.
Il successo della banca dopo il terremoto lo incoraggiò ad espandersi in altre città della California. Amadeo Giannini finanziò numerose industrie attraverso la sua ormai rinominata Bank of America; da progetti cinematografici come aiutare Walt Disney a finanziare la produzione di Biancaneve, all’industria vinicola californiana e a grandi opere di costruzione come il Golden Gate Bridge. Tra le sue imprese c’era anche la start-up HP (Hewlett-Packard), che all’epoca produceva oscilloscopi.
Non dimenticò mai le sue radici e dopo la seconda guerra mondiale organizzò dei prestiti per aiutare a ricostruire le fabbriche Fiat danneggiate in Italia.
Amadeo Peter Giannini morì nel 1949 ed è sepolto al Holy Cross Cemetery, a Colma, CA. Tra i molti necrologi ce n’è uno che vale la pena menzionare:
1949 – 3 giugno – The Modesto Bee – Death Calls A.P. Giannini, Bank of America Head – San Mateo, 3 giugno – Amadeo Peter Giannini, ragazzo venditore ambulante di prodotti che si è fatto strada fino a diventare il più grande banchiere del mondo, è morto oggi per una malattia di cuore. Aveva 78 anni, ed era stato malato di raffreddore per un mese.
Alcuni direbbero che la volontà di lavorare duramente e di crearsi il successo era incisa nel cuore di Amadeo. Dopo l’immigrazione a San Jose, i genitori di Amadeo usarono i pochi soldi che avevano raccolto dai parenti per affittare una casa con poche stanze. Dopo sei mesi di ristrutturazione, la trasformarono in una locanda funzionante con più di venti stanze. Alla fine divenne un albergo e Luigi riuscì a venderla dopo qualche anno; con il ricavato della vendita comprò dei terreni.
Oggi, a Favale di Malvaro nel piccolo paese di Acereto, la casa rurale dei genitori di Amedeo è stata ristrutturata dal comune e trasformata in un museumo che oggi è aperto al pubblico in onore della famiglia Giannini.
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