Cosa succede quando sei terrorizzato dallo spazio?
Il Ottobre 6, 2021 da adminLa seconda era spaziale è alle porte, con le sue promesse di imminente turismo spaziale, inevitabile colonizzazione di Marte e paesi orbitali indipendenti.
Il fatto che la fantascienza stia diventando reale eccita molti, infastidisce alcuni, e terrorizza assolutamente pochi sfortunati che soffrono di spacephobia o astrofobia, che è caratterizzata da una paura dello spazio esterno o degli oggetti celesti. Per queste persone, l’idea di colonizzare Marte è terrificante. Va bene, non devono andare. Ma gli spacephobes psicologicamente simili possono davvero soffrire diverse generazioni più avanti, se l’umanità diventa una specie multiplanetaria.
Per le persone con la spacephobia, il concetto stesso di spazio crea sentimenti di ansia e angoscia. Come per altre fobie, questa paura è irrazionale. Gli esseri umani possono sopravvivere solo per 15 secondi esposti nello spazio, ma nessuno – contrariamente alla gravità – ha galleggiato in orbita. I pericoli dello spazio sia cis-lunare che extra-lunare sono anche eminentemente evitabili per le persone che non lavorano come astronauti professionisti.
Le fobie di solito si manifestano quando sei un bambino o un adolescente – a volte a causa di un evento o un’esperienza specifica, o a volte a causa di un’ansia acuta che può lentamente progredire in una paura completa. Anche i fattori genetici e la chimica del cervello possono giocare un ruolo. Anche l’esposizione a media specifici potrebbe. È l’età dell’oro della fantascienza in questo momento e, sì, questo potrebbe portare alla proliferazione della paura.
In un certo senso, la spacefobia è una versione amplificata dell’agorafobia, la paura purtroppo comune di uscire. Gli agorafobici soffrono privatamente o superano il loro terrore per condurre una vita normale; in ogni caso, è un periodo difficile. E potrebbe – ad un certo punto in un futuro lontano – essere altrettanto difficile per gli spacefobici nati da minatori di asteroidi o da esploratori dello spazio profondo. Alla fine, la spacephobia potrebbe diventare per i marziani nati naturalmente quello che l’aquafobia è attualmente per quelli nati sulle isole.
Per ora, la spacephobia non è debilitante, ma come altre fobie – che sono trattate variamente con farmaci come beta-bloccanti e antidepressivi o terapia di esposizione, basandosi sull’acclimatazione a una fobia – è anche quasi impossibile da trattare. Se qualcuno ha l’ofidiofobia (paura dei serpenti), la terapia di esposizione probabilmente comporterebbe innanzitutto l’abituarsi a parlare di serpenti, poi a guardare immagini di serpenti, poi a guardare video, e infine a vedere serpenti nella vita reale e forse anche a tenerne uno in mano e interagire con esso. La spacephobia è più complicata perché si possono mostrare immagini e video, ma non si possono mandare le persone in orbita (anche se la realtà virtuale potrebbe aiutare gli psicologi ad aggirare questa limitazione finché gli scienziati dei razzi non la elimineranno).
Per ora, spacephobia e astrofobia sono condizioni minori. Tuttavia, esse mettono permanentemente a terra l’immaginazione di alcune persone. E c’è del male in questo, anche se domani non saremo tutti diretti su Marte.
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