Citazioni di Romeo e Giulietta
Il Novembre 1, 2021 da adminCitato come una delle tragedie più popolari della letteratura classica, “Romeo e Giulietta” è pieno di citazioni memorabili e senza tempo che sfidano i confini del tempo e dello spazio. A causa della sua immensa popolarità, alcuni degli avvincenti dialoghi sono stati ripetutamente citati in vari film mainstream.
Anche se ogni atto dell’opera presenta citazioni coinvolgenti, i dialoghi più stimolanti e strazianti sono stati pronunciati dai due appassionati amanti – Romeo e Giulietta. Alcune delle citazioni più intriganti di questi due giovani amanti incrociati sono discusse di seguito con una breve analisi.
Citazioni famose di Romeo e Giulietta
Esempio #1:
L’amore è un fumo sollevato dal fumo dei sospiri;
Essere purificati, un fuoco che scintilla negli occhi degli amanti;
Essere vessati, un mare nutrito di lacrime d’amore.
(I. i. 195-197)
I suddetti versi relativi al dolore dell’amore non corrisposto sono stati pronunciati da Romeo nel mezzo della sua conversazione con Benvolio. Usando l’immagine del fuoco e del fumo, Romeo considera il suo amore unilaterale per Rosaline una follia ardente alimentata dai sospiri di un amante. La profondità della disperazione provata da un amante che si sente abbandonato è trasmessa attraverso le immagini acquatiche. Per Romeo, l’amore è un mare insondabile sostenuto dalle lacrime di un’amante abbandonata.
Esempio #2:
Una più bella del mio amore? il sole onniveggente
Ne ha mai vista una uguale da quando il mondo è cominciato.
(I.ii. 99-100)
Questo dialogo è stato pronunciato da Romeo in risposta all’insistenza di Benvolio che Romeo può trovare un’amante più attraente e più bella di Rosalina. Sottolineando la bellezza senza precedenti della sua amata Rosalina, Romeo esclama che nessun’altra donna in questo mondo può competere con il fascino irresistibile di Rosalina. La cosa ironica, tuttavia, è che nel momento in cui Romeo posa gli occhi su Giulietta, il solo pensiero di Rosaline scompare dalla sua mente.
Esempio #3:
Il mio unico amore scaturito dal mio unico odio!
Troppo presto visto sconosciuto, e conosciuto troppo tardi!
Prodigiosa nascita dell’amore è per me,
che devo amare un nemico odiato.
(I. v. 152-155)
Questo toccante dialogo è stato pronunciato da Giulietta dopo che si è resa conto che il giovane di cui si è innamorata non è altro che Romeo Montague – un membro della famiglia disprezzato dai genitori di Giulietta.
Queste righe significano il crudele lavoro del destino e rafforzano l’idea che non si può né anticipare né scegliere la persona di cui ci si innamora. A livello metaforico, questi versi implicano che le questioni di cuore sono al di là del regno della razionalità, e che la prudenza è raramente esercitata quando si sceglie il proprio amante.
Esempio #4:
Non è che il tuo nome che mi è nemico.
Tu sei tu, anche se non sei un Montecchi.
Che cos’è un Montecchi? Non è né mano, né piede,
né braccio, né faccia, né altra parte
che appartiene ad un uomo. Oh, sia qualche altro nome!
Che cosa c’è in un nome? Quella che chiamiamo rosa
con qualsiasi altro nome avrebbe lo stesso dolce profumo.
(II.ii. 41-47)
Questi versi senza tempo sono stati pronunciati da Giulietta nella tanto acclamata scena del balcone. Giulietta identifica il cognome di Romeo, Montague, come il punto di contesa tra le loro rispettive famiglie. A livello di sottotesto, queste battute rafforzano l’idea che l’essenza di una persona non è definita solo dal suo nome e che trascende il lignaggio familiare.
Esempio #5:
Buona notte, buona notte! Separarsi è un dolore così dolce,
che dirò buona notte finché non sarà domani.
(II.ii. 199-201)
I suddetti, spesso citati, versi sono stati pronunciati da Giulietta mentre dava l’addio a Romeo. Questi toccanti versi catturano brillantemente l’essenza del dolore agrodolce provato dagli amanti appassionati che sono costretti ad affrontare l’agonia dell’allontanamento a causa della pressione familiare.
E’ da notare che l’ossimoro “dolce dolore” in questi versi si riferisce al fatto che nel caso di Romeo e Giulietta, il dolore della separazione è reso sopportabile dall’idea speranzosa che si riuniranno il mattino dopo.
Esempio #6:
Ti prendo in parola:
Chiamami solo amore, e sarò battezzato di nuovo;
D’ora in poi non sarò mai Romeo.
(II.ii. 53-55)
Questi versi appassionati sono stati pronunciati da Romeo durante la classica scena del balcone. Oltre ad evidenziare l’impeccabile padronanza di Shakespeare dell’immaginario religioso, questi versi evocativi sottolineano il costante amore di Romeo per Giulietta. Inoltre, questa citazione significa che qualsiasi termine di affetto riservato da Giulietta solo per Romeo sarà per lui tonificante come una rinascita religiosa.
Esempio #7:
O, non giurare per la luna, la luna incostante,
che cambia mensilmente nel suo cerchio orbitale,
perché il tuo amore non sia altrettanto variabile.
(II. ii. 114-116)
Questi versi servono come un’altra memorabile aggiunta alla scena del balcone ampiamente anticipata. Consegnati da Giulietta, questi versi sono un avvertimento per Romeo. Giulietta usa le diverse fasi della luna come analogia per un amore incoerente che è soggetto a cambiamenti.
Rifiutando di accontentarsi di qualcosa di diverso da un impegno eterno, Giulietta informa fermamente Romeo che qualsiasi amore governato da condizioni mutevoli o emozioni fluttuanti non è un’opzione per lei.
Esempio #8:
E tuttavia non desidero altro che la cosa che ho;
la mia generosità è illimitata come il mare,
il mio amore è profondo; più ti do,
più ho, perché entrambi sono infiniti.
(II. ii. 139-142)
Questi versi sono stati pronunciati da Giulietta mentre conversava con Romeo. In questi versi, lei professa l’autenticità del suo profondo amore per Romeo equiparandolo al mare insondabile. Simile alla vasta, inimmaginabile distesa del mare, i veri sentimenti di Giulietta per Romeo non possono essere quantificati. In effetti, come il mare sconfinato, Giulietta promette che il suo amore incondizionato per Romeo non diminuirà mai o vacillerà.
Esempio #9:
Saggiamente e lentamente; inciampano quelli che corrono velocemente.
(II. iii. 101)
Il succinto consiglio di cui sopra è stato dato da Frate Lawrence ai due amanti sfortunati. Esortando Romeo e Giulietta a esercitare una certa cautela e moderazione nel loro amore, Frate Lawrence sta sottolineando il significato della saggezza matura in relazione alle azioni impulsive.
Anche se il suddetto consiglio è specificamente indirizzato ai giovani amanti, ha un fascino universale poiché evidenzia le tragiche conseguenze delle decisioni affrettate prese nel calore della passione.
Esempio #10:
Buona gioventù gentile, non tentare un uomo disperato.
(V.iii. 59)
Romeo fa questa affermazione in risposta all’accusa di Parigi che Romeo è responsabile dell’apparente suicidio di Giulietta. Romeo avverte Paride che è meglio che non metta alla prova la pazienza di Romeo, poiché un uomo preso nel mezzo di una situazione disperata è probabile che ricorra alla violenza. Sfortunatamente, però, Paride non ascolta il consiglio di Romeo e inavvertitamente finisce per essere ucciso.
Lascia un commento