Butenafina 1% contro Terbinafina 1% in crema per il trattamento della Tinea Pedis
Il Settembre 23, 2021 da adminObiettivo: Confrontare l’efficacia clinica e la tollerabilità di butenafina 1% in crema con terbinafina 1% in crema nel trattamento della tinea pedis di tipo plantare o mocassino (piede d’atleta).
Disegno e impostazione: Questo era uno studio controllato con placebo, in doppio cieco.
Pazienti e partecipanti: 60 uomini di età compresa tra 18 e 60 anni (media 35,4 anni) con una durata media della malattia di 28,4 settimane, micologia positiva e tinea pedis confermata dalla coltura hanno partecipato allo studio.
Metodi: I partecipanti sono stati randomizzati in modo sequenziale in tre gruppi paralleli (butenafina crema, terbinafina crema e placebo). Ad ogni paziente è stato dato un tubo precodificato da 25 g e gli è stato ordinato di applicare il farmaco di prova su tutte le lesioni della tinea pedis una volta al giorno al momento di coricarsi per 5 giorni consecutivi a settimana (massimo 2 settimane di trattamento attivo). I pazienti sono stati esaminati su base settimanale. La guarigione è stata definita come risultati negativi del test dell’idrossido di potassio e coltura fungina negativa (cura micologica). I partecipanti guariti durante il trattamento sono stati autorizzati a interrompere il trattamento.
Risultati: Alla fine del trattamento, il 60% di tutti i pazienti erano guariti. La butenafina ha curato 18 (90%) pazienti a 1 settimana e nessun altro paziente a 2 settimane. La terbinafina non ha curato nessun paziente a 1 settimana e 16 (80%) pazienti a 2 settimane. Il placebo non ha curato nessun paziente a 1 settimana e 2 (10%) pazienti a 2 settimane (p < 0,0001, butenafina e terbinafina vs placebo a 2 settimane). Nessuno dei pazienti ha riportato eventi avversi legati al farmaco e nessun paziente ha interrotto il trattamento.
Conclusione: Butenafina 1% in crema è ben tollerata e comparativamente migliore della terbinafina 1% in crema o del placebo per curare la tinea pedis di tipo plantare o mocassino negli uomini. Ulteriori studi clinici sembrano giustificati.
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