Aspetto grammaticale
Il Dicembre 15, 2021 da adminLingue germanicheModifica
IngleseModifica
Il sistema inglese dell’aspetto temporale ha due tempi morfologicamente distinti, presente e passato. Nessun marcatore di un tempo futuro esiste sul verbo in inglese; il futuro di un evento può essere espresso attraverso l’uso dei verbi ausiliari “will” e “shall”, da una forma presente più un avverbio, come in “tomorrow we go to New York City”, o da qualche altro mezzo. Il passato si distingue dal presente-futuro, al contrario, con modifiche interne del verbo. Questi due tempi possono essere ulteriormente modificati per l’aspetto progressivo (chiamato anche aspetto continuo), per il perfetto o per entrambi. Queste due forme di aspetto sono anche chiamate rispettivamente ESSERE +ING e AVERE +EN, il che evita quella che può essere una terminologia poco familiare.
Aspetti del tempo presente:
(Mentre molte discussioni elementari di grammatica inglese classificano il present perfect come un tempo passato, esso riferisce l’azione al tempo presente. Non si può dire di qualcuno ora deceduto che “ha mangiato” o “ha mangiato”. L’ausiliare presente implica che egli è in qualche modo presente (vivo), anche se l’azione denotata è completata (perfetto) o parzialmente completata (perfetto progressivo).
Aspetti del tempo passato:
Gli aspetti possono essere marcati anche sulle forme non finite del verbo: “(essere) mangiare” (infinito con aspetto progressivo), “(avere) mangiato” (infinito con aspetto perfetto), “aver mangiato” (participio presente o gerundio con aspetto perfetto), ecc. L’infinito perfetto può essere ulteriormente governato da verbi modali per esprimere vari significati, per lo più combinando la modalità con il riferimento al passato: “avrei dovuto mangiare” ecc. In particolare, i modali will e shall e le loro forme congiuntive would e should sono usati per combinare il riferimento futuro o ipotetico con il significato aspettuale:
Gli usi degli aspetti progressivi e perfetti sono abbastanza complessi. Possono riferirsi al punto di vista del parlante:
Stavo camminando lungo la strada quando ho incontrato l’avvocato di Michael Jackson. (Punto di vista del parlante nel mezzo dell’azione) Ho viaggiato molto, ma non sono mai stato a Mosca. (Punto di vista dell’oratore alla fine dell’azione)
Ma possono avere altre forze illocutive o componenti modali aggiuntive:
Sei stupido adesso. (Lo stai facendo deliberatamente) Non stai mangiando cioccolato con le tue salsicce! (Lo proibisco) Domani vado a pranzo con Mike. (It is decided)
Per ulteriori discussioni sugli usi delle varie combinazioni tempo-aspetto, vedi Uses of English verb forms.
L’inglese esprime alcune altre distinzioni di aspetto con altre costruzioni. Used to + VERB è un passato abituale, come in “I used to go to school,” e going to / gonna + VERB è una prospettiva, una situazione futura che evidenzia l’intenzione o l’aspettativa attuale, come in “I’m going to go to school next year.”
African American Vernacular EnglishEdit
I sistemi aspettuali di alcuni dialetti dell’inglese, come l’African-American Vernacular English (vedi per esempio habitual be), e dei creoli basati sul vocabolario inglese, come l’Hawaiian Creole English, sono abbastanza diversi da quelli dell’inglese standard, e spesso riflettono un paradigma più elaborato di distinzioni aspettuali (spesso a spese del tempo). La seguente tabella, che appare originariamente in Green (2002), mostra le possibili distinzioni aspettuali in AAVE nelle loro forme prototipiche, negative ed enfatiche affermative:
Tedesco vernacolare e colloquialeModifica
Anche se il tedesco standard non ha aspetti, molte lingue dell’alto tedesco, tutte le lingue del tedesco centrale occidentale, e alcune lingue tedesche più vernacolari fanno una distinzione aspettuale, e così fanno le lingue colloquiali di molte regioni, i cosiddetti regioletti tedeschi. Anche se ufficialmente scoraggiata nelle scuole e vista come ‘cattiva lingua’, agli insegnanti locali di inglese piace la distinzione, perché corrisponde bene alla forma continua inglese. È formato dal verbo ausiliare coniugato sein (“essere”) seguito dalla preposizione “am” e dall’infinito, o dal verbo nominalizzato. Questi ultimi due sono foneticamente indistinguibili; nella scrittura, la capitalizzazione differisce: “Ich war am essen” vs. “Ich war am Essen” (stavo mangiando, rispetto all’approssimazione del tedesco standard: “Ich war beim Essen”); tuttavia queste forme non sono standardizzate e quindi vengono scritte o stampate relativamente di rado, anche nelle citazioni o nel discorso diretto.
OlandeseModifica
In olandese (una lingua germanica occidentale), vengono usati due tipi di forma continua. Entrambi i tipi sono considerati olandese standard.
Il primo tipo è molto simile al tipo tedesco non standard. È formato dal verbo ausiliare coniugato zijn (“essere”), seguito da aan het e dal gerundio (che in olandese corrisponde all’infinito). Per esempio:
A volte il significato del verbo ausiliare si riduce a ‘essere impegnato in’. Prendiamo per esempio questi esempi:
- De leraar zit steeds te zeggen dat we moeten luisteren (“L’insegnante continua a dirci di ascoltare”)
- Iedereen loopt te beweren dat het goed was (“Tutti continuano a dire che è stato bello”)
- Zit niet zo te zeuren (“Smetti di lamentarti”)
In questi casi, c’è generalmente un sottofondo di irritazione.
Lingue slaveModifica
Le lingue slave fanno una chiara distinzione tra aspetti perfettivi e imperfettivi; è in relazione a queste lingue che il concetto moderno di aspetto si è originariamente sviluppato.
Nelle lingue slave, un dato verbo è, in sé, o perfettivo o imperfettivo. Di conseguenza, ogni lingua contiene molte coppie di verbi, corrispondenti l’uno all’altro nel significato, tranne che uno esprime l’aspetto perfettivo e l’altro imperfettivo. (I verbi perfettivi sono comunemente formati da quelli imperfettivi mediante l’aggiunta di un prefisso, oppure il verbo imperfettivo è formato da quello perfettivo mediante la modifica del gambo o della finale. Anche la supplenza gioca un piccolo ruolo. I verbi perfettivi non possono generalmente essere usati con il significato di un tempo presente – le loro forme di tempo presente hanno infatti un riferimento futuro. Un esempio di una tale coppia di verbi, dal polacco, è dato qui sotto:
Almeno nelle lingue slave orientali e occidentali, c’è una differenziazione a tre aspetti per i verbi di moto con l’imperfettivo determinato, l’imperfettivo indeterminato e il perfettivo. Le due forme di imperfettivo possono essere usate in tutti e tre i tempi (passato, presente e futuro), ma il perfettivo può essere usato solo con il passato e il futuro. L’imperfettivo indeterminato esprime l’aspetto abituale (o movimento in nessuna direzione), mentre l’imperfettivo determinato esprime l’aspetto progressivo. La differenza corrisponde strettamente a quella tra l’inglese “I (regularly) go to school” e “I am going to school (now)”. La differenza a tre vie è riportata di seguito per i verbi di movimento russi di base (non prefissati).
Quando i prefissi sono attaccati ai verbi di movimento russi, essi diventano più o meno normali coppie imperfettivo/perfettivo, con l’imperfettivo indeterminato che diventa l’imperfettivo prefissato e l’imperfettivo determinato che diventa il perfettivo prefissato. Per esempio, prefisso при- pri- + indeterminato ходи́ть khodít’ = приходи́ть prikhodít’ (arrivare (a piedi), impf.); e prefisso при- pri- + determinato идти́ idtí = прийти prijtí (arrivare (a piedi), pf.).
verbi russi di movimento | |||
---|---|---|---|
Imperfettivo | Perfettivo | Traduzione | |
Indeterminato | Determinato | ||
ходи́ть khodít’ |
идти́ idtí |
пойти́ pojtí |
andare a piedi (camminare) |
е́здить jézdit |
е́хать jékhat’ |
пое́хать pojékhat’ |
andare con il trasporto (auto, treno, autobus, ecc.) |
бе́гать bégat’ |
бежа́ть bezhát’ |
побежа́ть pobezhát’ |
per correre |
броди́ть brodít’ |
брести́ brestí |
побрести́ pobrestí |
passeggiare, vagare |
гоня́ть gonját’ |
гнать gnat’ |
погна́ть pognát’ |
inseguire, guidare (bestiame, ecc.) |
ла́зить lázit’ |
лезть lezt’ |
поле́зть polézt’ |
per salire |
лета́ть letát’ |
лете́ть letét’ |
полете́ть poletét’ |
volare |
пла́вать plávat’ |
плыть plyt’ |
поплы́ть poplýt’ |
nuotare, navigare |
по́лзать pólzat’ |
ползти́ polztí |
поползти́ popolztí |
strisciare |
вози́ть vozít’ |
везти́ veztí |
повезти́ poveztí |
portare (con un veicolo) |
носи́ть nosít’ |
нести́ nestí |
понести́ ponestí |
portare, indossare |
води́ть vodít’ |
вести́ vestí |
повести́ povestí |
condurre, accompagnare, guidare (una macchina) |
таска́ть taskát’ |
тащи́ть tashchít’ |
потащи́ть potashchít’ |
trascinare, tirare |
ката́ть katát’ |
кати́ть katít’ |
покати́ть pokatít’ |
rotolare |
Lingue romanzeModifiche
Le lingue romanze moderne fondono i concetti di aspetto e di tempo, ma distinguono costantemente aspetti perfettivi e imperfettivi nel tempo passato. Questo deriva direttamente dal modo in cui la lingua latina rendeva sia gli aspetti che la consecutio temporum.
ItalianoModifica
Esempio di lingua italiana usando il verbo mangiare:
Mood: indicativo (indicativo) | |||
Teso | italiano | inglese | spiegazione |
Presente
(Presente) |
io mangio | “I eat”, “Sto mangiando” | merge aspetti abituali e continui, tra gli altri |
Passato prossimo
(Passato recente) |
io ho mangiato | “ho mangiato”, “Ho mangiato” | merge perfettivo e perfetto |
Imperfetto
(Imperfetto) |
io mangiavo | “stavo mangiando”, “Di solito mangiavo” | merge gli aspetti abituali e progressivi |
Trapassato prossimo
(Piuccheperfetto recente) |
io avevo mangiato | “avevo mangiato” | teso, non segnato ordinariamente per l’aspetto |
Passato remoto
(Passato remoto) |
io mangiai | “Ho mangiato” | aspetto perfettivo |
Trapassato remoto
(Trapassato piuccheperfetto) |
io ebbi mangiato | “Avevo mangiato” | tense |
Futuro semplice
(Futuro semplice) |
io mangerò | “Mangerò” | tempo |
Futuro anteriore
(Futuro perfetto) |
io avrò mangiato | “Avrò mangiato” | tempo futuro e tempo/aspetto perfetto |
L’imperfetto/trapassato prossimo contrasta con il passato remoto/trapassato remoto in quanto l’imperfetto rende un passato imperfettivo (continuo) mentre il passato remoto esprime un passato aoristo (puntuale/storico).
Altri aspetti in italiano sono resi con altre perifrasi, come prospettico (io sto per mangiare “sto per mangiare”, io starò per mangiare “starò per mangiare”), o continuo/progressivo (io sto mangiando “sto mangiando”, io starò mangiando “starò mangiando”).
Lingue indo-arianeEdit
HindiEdit
L’hindi ha tre aspetti, aspetto abituale, aspetto perfettivo e aspetto progressivo. Ognuno di questi tre aspetti è formato dai loro participi. Gli aspetti dell’hindi quando sono coniugati nelle loro forme personali possono essere messi in cinque stati d’animo grammaticali: indicativo (presente, passato & futuro), presuntivo (presente, passato & futuro), congiuntivo (presente & futuro), contrafattuale (passato) e imperativo (presente & futuro). In Hindi, il marcatore di aspetto è apertamente separato dal marcatore di tempo/movimento. Le forme verbali perifrastiche in hindi consistono di due elementi. Il primo di questi due elementi è il marcatore di aspetto. Il secondo elemento (la copula) è il comune marcatore di tempo/movimento.
Semplice
Aspetto |
Perfettivo
Aspetto |
Abituale
Aspetto |
Progressivo
Aspetto |
Traduzione | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
होना
honā |
हुआ होना
huā honā |
हुआ रहना
huā rêhnā |
हुआ जाना
huā jānā |
होता होना
hotā honā |
होता रहना
hotā rêhnā |
होता आना
hotā ānā |
होता जाना
hotā jānā |
हो रहा होना
ho rahā honā |
हो रहा रहना
ho rahā rêhnā |
per accadere |
करना
karnā |
किया होना
kiyā honā |
किया रहना
kiyā rêhnā |
किया जाना
kiyā jānā |
करता होना
kartā honā |
करता रहना
kartā rêhnā |
करता आना
kartā ānā |
करता जाना
kartā jānā |
कर रहा होना
kar rahā honā |
कर रहा रहना
kar rahā rêhnā |
fare |
मरना
marnā |
मरा होना
marā honā |
मरा रहना
marā rêhnā |
मरा जाना
marā jānā |
मरता होना
martā honā |
मरता रहना
martā rêhnā |
मरता आना
martā ānā |
मरता जाना
martā jānā |
मर रहा होना
mar rahā honā |
मर रहा रहना
mar rahā rêhnā |
morire |
Nota:
- Tutti non si traducono solo in “accadere”, “fare”, “morire” ecc. ma la sfumatura nella maggior parte dei casi è difficile da esprimere in inglese e quindi si usa la semplice traduzione di aspetto per tradurre tutti gli aspetti.
Le lingue finnicheEdit
Il finlandese e l’estone, tra le altre, hanno un contrasto di aspetto grammaticale di telicità tra telico e atelico. Le frasi teliche segnalano che lo scopo di un’azione è stato raggiunto. Le frasi ateliche non segnalano se tale obiettivo è stato raggiunto. L’aspetto è indicato dal caso dell’oggetto: l’accusativo è telico e il partitivo è atelico. Per esempio, lo scopo (implicito) di sparare è quello di uccidere, così che:
In rari casi le forme teliche e ateliche corrispondenti possono essere slegate dal significato.
Esistono suffissi derivati per vari aspetti. Esempi:
Ci sono suffissi derivazionali per i verbi, che portano significati di aspetto frequentativo, momentaneo, causativo e inchoativo. Inoltre, esistono coppie di verbi che differiscono solo per la transitività.
Lingue austronesianeModifica
Reo RapaModifica
La lingua Rapa (Reo Rapa) è una lingua mista che si è sviluppata dal tahitiano e dal vecchio Rapa tra gli abitanti monolingui di Rapa Iti. Le parole del vecchio Rapa sono ancora usate per la grammatica e la struttura delle frasi, ma la maggior parte delle parole comuni sono state sostituite da parole tahitiane. Il Rapa è simile all’inglese in quanto entrambi hanno parole di tempo specifico come did o do.
- Passato negativo: ki’ere /kiʔere/
ki’ere
NEG.PST
vau
1.SG
i
PFV
haere
go
i
PREP
te
ART
fare
casa
ki’ere vau i haere i te fare
NEG.PST 1.SG PFV andare PREP ART casa
‘Non sono andato in una casa.’
- Negativo non passato (negativo regolare) kāre /kaːre/
HawaiianEdit
La lingua hawaiana comunica l’aspetto come segue:
- Il verbo non marcato, usato frequentemente, può indicare aspetto abituale o aspetto perfettivo nel passato.
- ke + verbo + nei è usato frequentemente e trasmette l’aspetto progressivo nel presente.
- e + verbo + ana trasmette l’aspetto progressivo in qualsiasi tempo.
- ua + verbo trasmette l’aspetto perfettivo ma è spesso omesso.
WuvuluEdit
La lingua Wuvulu è una lingua minoritaria del Pacifico. L’aspetto verbale wuvulu è difficile da organizzare a causa del suo numero di combinazioni di morfemi e dell’interazione della semantica tra i morfemi. La negazione perfettiva, imperfettiva, simultanea e abituale sono quattro marcatori di aspetto nella lingua Wuvulu.
- Perfettivo: Il marcatore perfettivo -li indica che l’azione è fatta prima di altre azioni.
- Negazione imperfettiva: Il marcatore ta- indica che l’azione non è stata fatta e inoltre non mostra nulla riguardo all’azione che sarà fatta in futuro.
ʔi=ta-no-mai
3SG=non.yet-move-DIR
ʔi=ta-no-mai
3SG=non.yet-move-DIR
‘Non è ancora arrivato.’
- Contemporaneo: Il marcatore fi indica che le due azioni sono fatte nello stesso momento o che un’azione avviene mentre l’altra azione è in corso.
- Abituale: Il marcatore fane- può indicare un’attività abituale, che in inglese significa “continuare a fare qualcosa”. Esempio:
ʔi=na-fane-naranara
3SG=REAL-HAB-pensare(REDUP)
fei
il
nara
pensiero
Faninilo
Faninilo
ba,
COMP
ʔaleʔena
come
ba
COMP
ini
che
liai
di nuovo
mei
il
ramaʔa
persona
mei
il
ʔi=na-fane-naranara fei nara Faninilo ba, ʔaleʔena ba ini liai mei ramaʔa mei
3SG=REAL-HAB-pensiero(REDUP) il pensiero Faninilo COMP come COMP chi di nuovo la persona il
‘E il pensiero continuava a venire a Faninilo, “chi è questa particolare persona?”‘
TokelauanEdit
Ci sono tre tipi di aspetti da considerare quando si analizza la lingua tokelauana: aspetto intrinseco, aspetto di situazione e aspetto di punto di vista.
L’aspetto intrinseco descrive lo scopo di un verbo e ciò che separa i verbi tra loro. Secondo Vendler, l’aspetto intrinseco può essere categorizzato in quattro tipi diversi: attività, realizzazioni, risultati e stati. Le attività semplici includono verbi come tirare, saltare e colpire. Alcune realizzazioni sono continuare e vincere. Guidare un’auto è una realizzazione, mentre odiare è un esempio di stato. Un altro modo per riconoscere un aspetto inerente allo stato è notare se cambia o meno. Per esempio, se qualcuno dovesse odiare le verdure perché è allergico, questo stato di odio è immutabile e quindi, un aspetto inerente allo stato. D’altra parte, una realizzazione, a differenza di uno stato, dura solo per un breve periodo di tempo. La realizzazione è il punto più alto di un’azione.
Un altro tipo di aspetto è l’aspetto di situazione. L’aspetto della situazione è descritto come ciò che uno sta sperimentando nella sua vita attraverso quella circostanza. Pertanto, è la sua comprensione della situazione. Gli aspetti di situazione sono termini astratti che non sono fisicamente tangibili. Sono anche usati in base al proprio punto di vista. Per esempio, un professore può dire che uno studente che arriva un minuto prima dell’inizio di ogni lezione è uno studente puntuale. In base al giudizio del professore su cosa sia la puntualità, lui o lei può fare questa supposizione della situazione con lo studente. L’aspetto della situazione si divide in primo luogo in stati e avvenimenti, poi più tardi si suddivide sotto gli avvenimenti in processi ed eventi, e infine, sotto gli eventi, ci sono le realizzazioni e i risultati.
Il terzo tipo di aspetto è l’aspetto del punto di vista. L’aspetto del punto di vista può essere paragonato all’aspetto della situazione, in quanto entrambi prendono in considerazione le inferenze di una persona. Tuttavia, l’aspetto del punto di vista si differenzia dall’aspetto della situazione perché è il luogo in cui si decide di visualizzare o vedere tale evento. Un esempio perfetto è la metafora del bicchiere: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. La scelta di essere mezzo pieno rappresenta un punto di vista ottimista, mentre la scelta di essere mezzo vuoto rappresenta un punto di vista pessimista. Non solo l’aspetto del punto di vista si separa in negativo e positivo, ma piuttosto punti di vista diversi. Avere due persone che descrivono un quadro può portare a due punti di vista diversi. Uno può descrivere un aspetto della situazione come perfetto o imperfetto. Un aspetto di situazione perfetto implica un evento senza riferimento al tempo, mentre un aspetto di situazione imperfetto fa un riferimento al tempo con l’osservazione.
TorauEdit
L’aspetto in Torau è marcato con particelle post-verbali o clitici. Mentre il sistema di marcatura dell’aspetto imperfettivo è complesso e molto sviluppato, non è chiaro se il Torau segni l’aspetto perfettivo e quello neutro. I clitici imperfettivi indicizzano uno degli argomenti centrali, di solito il soggetto nominativo, e seguono l’elemento più a destra in una struttura sintattica più grande della parola. Le due forme distinte per marcare l’aspetto imperfettivo sono (i)sa- e e-. Sebbene sia necessario lavorare ancora su questa lingua, l’ipotesi preliminare è che (i)sa- codifichi l’imperfettivo stativo e e- codifichi l’imperfettivo attivo. È anche importante notare che la reduplicazione cooccorre sempre con e-, ma di solito non lo fa con (i)sa-. Questo esempio qui sotto mostra questi due marcatori di aspetto imperfettivo che danno significati diversi a frasi simili.
Pita ma-to mate=sa-la.
Peter RL.3SGS-PST be.dead=IPFV-3SGS
‘Peter era morto.’
Pita ma-to maa≈mate=e-la.
Peter RF.3SG-PST RD≈be.dead=IPFV-3SGS
‘Pietro stava morendo.’
In Torau, il suffisso -to, che deve attaccarsi a una particella preverbale, può indicare un significato simile all’aspetto perfettivo. Nelle clausole realis, questo suffisso comunica un evento che si trova interamente nel passato e che non si verifica più. Quando -to è usato nelle clausole irreali, il parlante comunica che l’evento accadrà sicuramente (Palmer, 2007). Anche se questo suffisso non è esplicitamente dichiarato come marcatore di punto di vista perfettivo, il significato che contribuisce è molto simile al punto di vista perfettivo.
Malay/IndonesianEdit
Come molte lingue austronesiane, i verbi della lingua malese seguono un sistema di affissi per esprimere i cambiamenti di significato. Per esprimere gli aspetti, il malese utilizza una serie di verbi ausiliari:
Lingue filippineModifica
Come molte lingue austronesiane, i verbi delle lingue filippine seguono un complesso sistema di affissi per esprimere sottili cambiamenti di significato. Tuttavia, i verbi di questa famiglia di lingue sono coniugati per esprimere gli aspetti e non i tempi. Sebbene molte delle lingue filippine non abbiano una grammatica completamente codificata, la maggior parte di esse segue gli aspetti verbali che sono dimostrati dal filippino o dal tagalog.
Lingue creoleModifica
Le lingue creole usano tipicamente il verbo non marcato per l’aspetto abituale senza tempo, o per l’aspetto stativo, o per l’aspetto perfettivo nel passato. I marcatori preverbali invarianti sono spesso utilizzati. I verbi non stativi tipicamente possono essere facoltativamente marcati per l’aspetto progressivo, abituale, completativo o irreale. Il progressivo nei creoli atlantici basati sull’inglese spesso usa de (dall’inglese “be”). Il creolo giamaicano usa a (dall’inglese “are”) o de per il progressivo presente e una combinazione del marcatore di tempo passato (did , behn , ehn o wehn) e il marcatore progressivo (a o de) per il progressivo passato (ad esempio did a o wehn de). Il creolo haitiano usa il marcatore progressivo ap. Alcuni creoli atlantici usano un marcatore per entrambi gli aspetti abituale e progressivo. In Tok Pisin, il marcatore progressivo opzionale segue il verbo. I marcatori di completamento tendono a derivare da parole sovrascritte come “fatto” o “finito”, e alcuni creoli modellano il marcatore futuro/irreale sulla parola sovrascritta per “andare”.
La lingua dei segni americanaModifica
La lingua dei segni americana (ASL) è simile a molte altre lingue dei segni in quanto non ha tempi grammaticali ma molti aspetti verbali prodotti modificando il segno base del verbo.
Un esempio è illustrato con il verbo TELL. La forma base di questo segno è prodotta con la posizione iniziale dell’indice sul mento, seguita da un movimento della mano e della punta del dito verso l’oggetto indiretto (il destinatario del racconto). Influenzato nell’aspetto inettivo non realizzato (“essere sul punto di raccontare”), il segno inizia con la mano che si sposta da davanti al tronco in un arco fino alla postura iniziale del segno di base (cioè, l’indice che tocca il mento) mentre si inspira dalla bocca, si abbassa la mascella e si dirige lo sguardo verso l’oggetto del verbo. La postura viene poi mantenuta piuttosto che spostata verso l’oggetto indiretto. Durante la tenuta, il firmatario ferma anche il respiro chiudendo la glottide. Altri verbi (come “guardare”, “lavare i piatti”, “urlare”, “flirtare”) sono inflessi nell’aspetto inettivo non realizzato in modo simile: Le mani usate nel segno di base si muovono in un arco da davanti al tronco alla postura iniziale del segno del verbo sottostante mentre inspirano, abbassano la mascella e dirigono lo sguardo verso l’oggetto del verbo (se c’è), ma i movimenti e le posture successive sono abbandonate mentre la postura e il respiro sono mantenuti.
L’aspetto è insolito in ASL in quanto i verbi transitivi derivati per l’aspetto perdono la loro transitività grammaticale. Essi rimangono semanticamente transitivi, tipicamente assumendo un oggetto reso prominente usando un marcatore di argomento o menzionato in una frase precedente. Vedere Sintassi in ASL per i dettagli.
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