Abortion counseling
Il Gennaio 2, 2022 da adminAbstract
PIP: Abortion counseling ha 3 scopi: 1) aiutare la richiedente a prendere una decisione sulla gravidanza indesiderata, 2) aiutarla ad attuare la decisione, e 3) assisterla nel controllo della sua fertilità futura. Per raggiungere il 1° obiettivo, l’uso obbligatorio di psichiatri per provare i disturbi emotivi è stato insoddisfacente. La consulenza deve essere di sostegno e non giudicante, indipendentemente dalle circostanze. I sentimenti ostili del consulente devono essere soppressi. Il richiedente deve essere informato sugli aspetti fisici ed emotivi della procedura di aborto. Inoltre, una buona consulenza deve mirare alla prevenzione futura determinando le ragioni del fallimento che ha causato la gravidanza indesiderata. Sono importanti nella selezione dei consulenti per l’aborto le qualità descritte come tratti di personalità. Queste includono empatia, calore non possessivo e genuinità. Inoltre, sono necessarie maturità e flessibilità nel permettere alla donna di prendere la decisione, specialmente nei casi di ambivalenza e incertezza. Un programma nella città di New York ha utilizzato consulenti donne che hanno abortito. Questa esperienza da sola non è sufficiente, ma può essere significativa. Il consulente deve avere conoscenze di base di fisiologia sessuale, psicologia e tecnologia contraccettiva. Inoltre, il consulente deve essere capace di riconoscere i segni psichiatrici prodromici di una crisi imminente ed essere in grado di iniziare i passi di prevenzione. I programmi di formazione variano ampiamente. La flessibilità è necessaria. L’esperienza nella consulenza di coppia è importante. L’assistenza di un consulente esperto è utile su base continua, specialmente per i nuovi consulenti. Sono necessarie sessioni di gruppo e presentazioni didattiche. Ottenere l’accettazione della contraccezione postaborto può porre problemi speciali. Una storia di precedente disturbo psichiatrico può richiedere il riferimento ad un consulente esperto. Forti sentimenti religiosi o etici modificano gli atteggiamenti. La donna non deve sentirsi costretta. Dovrebbe essere in grado di integrare l’esperienza in modo tale da prevenire una recidiva.
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