1969 mg mgb gt

Quando fu introdotta nel 1962, la MGB presentava una nuova carrozzeria unibody che condivideva molti spunti stilistici con la sua sorella Midget. Meccanicamente un’evoluzione della MGA che ha sostituito, la MGB era alimentata da un motore di 1.798cc della serie B con una potenza di 95 CV e accoppiato a un cambio manuale a quattro velocità con sincronizzazione sulle tre marce superiori e un overdrive opzionale. La sospensione anteriore indipendente utilizzava molle elicoidali e ammortizzatori a leva, mentre l’assale posteriore era sospeso con molle a balestra e ammortizzatori a leva.

I comfort includevano un maggiore spazio interno e nel bagagliaio, oltre ai finestrini arrotolabili. Praticamente invariata esteticamente, nel 1965 la MGB ricevette una versione più robusta a cinque cuscinetti principali del motore della serie B e fu affiancata dall’elegante MGB/GT coupé, che era una mini-gran turismo disegnata da Pininfarina con un portellone posteriore. Per il 1968 le MGB e le GT ricevettero un alternatore, luci di retromarcia e un cambio completamente sincronizzato, mentre le auto del mercato americano furono dotate di una pompa d’aria per le emissioni e di un cruscotto imbottito. Anche se le prestazioni erano modeste (0-60 in 12,2 secondi), per anni MG vendette tante MGB quante ne poteva costruire.